Un’infografica è uno strumento di comunicazione che veicola informazioni preferibilmente in forma grafica e visuale, con l’ausilio di limitate quantità di testo. L’effetto è di sicuro impatto, perché permette di visualizzare dati essenziali – in particolare percentuali e cifre – che riassumono concetti ampi rendendoli di facile comprensione e assimilazione.

L’universo dell’informazione è costellato di infografiche e-commerce che ne illustrano i meccanismi e le tendenze: leggi qui di seguito le 7 infografiche e-commerce fondamentali per capire cosa fare e, soprattutto, come migliorare.

1- Quanto grande è l’e-commerce? Tanto: secondo “How Big Is E-commerce” è stato stimato che le vendite aumentino del 19% ogni anno – solo negli Stati Uniti la crescita + del 10% annuo – e che per il 2015 ci si aspettino vendite intorno agli 1,3 trilioni di dollari. I motivi per cui l’80% della popolazione online preferisca comprare in rete sono vari: si risparmia tempo, benzina, è facile trovare i prezzi più convenienti, si ha a disposizione una varietà enorme di prodotti e non si devono fare code alle casse o difendersi dall’assalto di altre persone che vogliano accaparrarsi l’ultimo articolo disponibile. Altre utili informazioni sono relative alle fasce d’età e ai paesi in cui la vendita online funziona di più, alle cifre spese, ai metodi di e ai tempi di pagamento, tutte variabili utili a chi debbia pianificare strategie di vendita.

2- Lo spazio virtuale dell’e-commerce è ovviamente il sito web; se il sito non funziona come dovrebbe, o non è costruito secondo precisi dettami, nemmeno le vendite funzionano. L’infografica “The Anatomy of a Perfect Website” mostra un’interessante panoramica degli aspetti da considerare: ottimizzazione per i vari browser, per le varie dimensioni degli schermi, sull’opportunità di integrare i social media e sull’utilità degli strumenti di tracking e analytics. Ancora una volta le statistiche offrono indicazioni importanti: il 60% delle persone non riesce a trovare quel che cerca su un portale, il 98% delle persone odia i pop-up che si aprono nascondendo lo schermo, o che si caricano troppo lentamente o, ancora, che non hanno un pulsante per essere chiusi. Per finire un breve excursus sull’importanza dei contenuti e il – giustamente – onnipresente SEO, analizzato in 5 diverse statistiche.

website per ecommerce

3- Dopo aver costruito un sito perfetto e funzionale, si pone il problema di integrarlo con i social media. “How Do Social Login And Share Affect Ecommerce” illustra una questione fondamentale: il potere dei social media nell’ influenzare le vendite degli e-commerce. Secondo le stime proposte, oltre il 75% degli acquisti su Internet vengono abbandonati nel momento in cui viene chiesto all’utente di registrarsi, mentre il 40% delle persone preferisce effettuare acquisti in rete registrandosi attraverso l’account social preferito, che risulta essere Facebook per il 60% degli utenti social. Altre percentuali incoraggianti sono raccolte osservando il comportamento di chi sceglie di postare recensioni sui prodotti acquistati, incrementando, di fatto, sia le vendite sia l’authority dell’azienda: il 68% dei consumatori preferisce leggere le recensioni dei prodotti su un social network, mentre il 50% dei consumatori interagisce postando feedback sui prodotti. La stessa ricerca stima che ben il 59% dei consumatori ritiene che l’aver letto recensioni e commenti sui prodotti su social abbia influito positivamente sulle decisioni di acquisto.

4- E a proposito di carrelli abbandonati, la prossima infografica e-commerce che andremo a esaminare “Shopping Cart Abandonment” illustra una situazione drammatica: in media il 75% dei carrelli dei siti di e-commerce vengono abbandonati senza effettuare acquisti. Fortunatamente offre anche interessanti consigli su come evitare che questo accada: anche in questo caso la prima regola è non costringere nessuno a registrarsi, ma offrire l’opportunità d effettuare acquisti come ospite. Altri must: chiarire sempre i prezzi, offrire assistenza e garanzie per i prodotti, presentare testimonianze di clienti soddisfatti, evitare errori di sistema che non permettano acquisti (vera e propria catastrofe responsabile di perdite economiche milionarie), e permettere agli utenti di salvare il carrello, spesso usato come promemoria in attesa di tempi più propizi.

5- Una volta che i clienti acquistano è ora di spedire. I metodi di spedizione sono tutt’altro che trascurabili e, come dimostra “Want To Improve Conversion Rates? Change Your Shipping Options”, influiscono sul generale andamento degli affari. Tra tabelle, grafici, cifre e disegni l’infografica e-commerce snocciola una soluzione dopo l’altra offrendo ampi spunti di ragionamento per chi avesse bisogno di prendere decisioni in merito, o di cambiare rotta. La particolarità di questa infografica sono i box “Fun Facts”, che raccontano episodi di spedizione insoliti e curiosi, giusto per dimostrare che si può spedire tutto, e in tutti i modi!

shipping

6- Esistono poi infografiche e-commerce costruite apposta per colpire i lettori nel punto più vulnerabile: la paura di sbagliare. “Social Commerce Fact Or Fiction” utilizza colori cupi, facce e sorrisi tristi, pollici versi e costruzioni al negativo per spingere chi legge a fare un checkout il più rapido possibile per non cadere nel buco nero del fallimento. I sorrisi, i pollici in su e un barlume di speranza compaiono alla fine, per dimostrare che, in fondo, una soluzione c’è.

7- Questi non sono che alcuni degli aspetti di cui occorre tener conto per condurre un e-commerce di successo; in una giungla di scelte da fare e di possibilità a disposizione ci si muove sicuramente meglio con un po’ di umorismo: “A Humorous Guide to Selling Products Online” fa un ottimo lavoro nell’esemplificare il labirinto di decisioni che ogni gestore di e-commerce si trova a percorrere, e per di più lo fa facendo sorridere. Perché una delle regole fondamentali nella vita e nel lavoro è prendere tutto seriamente, ma anche con un po’ di leggerezza!

humor