Per chi vende on-line ridurre il tasso di abbandono del carrello è uno degli obiettivi primari per far crescere la propria impresa.
Eppure sai quanti carrelli vengono abbandonati in media su un e-commerce? Circa il 68%, con cifre ancora più alte per quanto riguarda certi settori, come il fashion (74%), l’oggettistica per la casa (73%) e i viaggi (80%)
Lavorando da anni a supporto degli e-commerce possiamo dire che l’elevato tasso di abbandono dell’ordine, tra i vari numeri che misurano l’andamento del business on-line, è uno dei dati percepiti più negativamente da parte di chi lo gestisce.
Perché corrisponde a una mancata vendita, che era a un solo passo dal realizzarsi: il cliente ha trovato il prodotto che cercava, il prezzo lo soddisfa, l’ha aggiunto al carrello… e poi ha abbandonato il sito, inspiegabilmente.
Ma in realtà a tutto c’è una spiegazione e grazie ai dati puoi raccogliere indizi importanti per svelare le motivazioni che riguardano il tuo e-commerce.
Prima di pensare a come ridurre il tasso di abbandono del carrello, inizia dai perché.
Abbandono del carrello: i motivi più comuni
Se le persone hanno interrotto il percorso d’acquisto prima di completarlo, significa che hanno incontrato un ostacolo sulla propria strada per cui non sono state sufficientemente motivate a proseguire. Tra le ragioni più ricorrenti per l’abbandono del carrello possono esserci:
- Modalità di ricerca: Non tutte le persone aggiungono i prodotti al carrello per acquistarli immediatamente. C’è chi usa il carrello come una sorta di wishlist, per mettere da parte i prodotti che lo interessano e ritrovarli facilmente in un secondo momento.
- Costi non previsti: Uno dei fattori di scelta fondamentali nell’acquisto del prodotto su un sito piuttosto che su un altro è il prezzo. Se le persone hanno scelto un certo e-commerce perché è il più conveniente, saranno infastidite dal vedersi addebitare spese extra in fase di check-out, come tasse o costi di spedizione non dichiarati in precedenza. Questo contribuisce notevolmente ad aumentare il tasso di abbandono del carrello: un terzo dei processi d’acquisto viene interrotto per spese di spedizione dichiarate solo all’ultimo.
- Offerta migliore: La competizione on-line sul prezzo è alta. Molti utenti possono aver interrotto il percorso d’acquisto perché, non convinti di avere scelto l’offerta migliore, hanno deciso di cercare altrove e hanno trovato lo stesso prodotto a un prezzo inferiore o uguale ma con migliori condizioni (minor tempo di spedizione, coupon omaggio per un acquisto successivo e così via).
Come ridurre l’abbandono del carrello
Se le ragioni per cui viene interrotto un ordine on-line sono tante e in alcuni casi incontrollabili, la buona notizia è che ci sono diverse strategie che puoi adottare per ridurre efficacemente il tasso di abbandono del carrello. Eccone alcune da cui puoi iniziare a prendere spunto.
#1 Rassicura l’utente
Poiché qualsiasi acquisto on-line significa per l’utente pagare un prodotto senza vederlo né conoscere fisicamente il venditore, è importante costruire un rapporto di fiducia, inserendo nel sito tutti gli elementi utili a rassicurare l’acquirente.
Non parliamo solo dei loghi che attestano la sicurezza dei pagamenti, ma anche della chiarezza delle informazioni:
- quali sono i costi di spedizione,
- le tempistiche dell’ordine,
- le modalità di restituzione nel caso l’articolo non corrisponda alle aspettative.
Specifica bene le tue condizioni di vendita: la trasparenza sul web ripaga sempre.
#2 Offri assistenza live
L’esitazione è il principale nemico degli e-commerce. Durante il processo d’acquisto all’utente possono venire in mente dubbi che non è semplice prevedere e risolvere tramite le informazioni fornite di default.
Metti a disposizione dei tuoi clienti una chat on-line, faciliterai la relazione con i tuoi clienti. Il tempo speso nell’assistenza sarà compensato dagli ordini che, risolto ogni dubbio, andranno a buon fine. Un modo davvero efficace per ridurre l’abbandono del carrello.
#3 Agevola il check-out
Anche in un negozio fisico, quando stiamo per pagare vorremmo completare l’operazione più in fretta possibile e apprezziamo la rapidità del negoziante che non ci fa perdere tempo. Allo stesso modo e forse ancora di più on-line, una volta scelto e inserito nel carrello un prodotto, è importante velocizzare il percorso di uscita degli utenti.
Meno passaggi ci sono, meno sarà facile che si perdano per strada, abbandonando il carrello. Riduci i campi da compilare a quelli davvero necessari:
- indirizzo di spedizione,
- email,
- telefono.
Inoltre, è bene specificare che questi dati serviranno per la conferma d’ordine ed eventuali comunicazioni inerenti la consegna.
#4 Invoglia con i coupon
Per ridurre l’abbandono del carrello da parte dei più indecisi, il segreto sono i coupon a tempo limitato: offrendo uno sconto sull’ordine, influenzeranno positivamente chi non è sicuro di aver trovato la migliore occasione e chi avrebbe altrimenti rimandato l’acquisto ad un secondo momento.
Posizionali in modo intelligente, all’inizio del percorso d’acquisto e aggiungendo un campo “Inserisci codice sconto” in fase di check-out.
E per chi se lo fosse perso?
Evita che esca dalla pagina o ancor peggio dal sito per andarlo a cercare. Ogni distrazione è una potenziale minaccia per il carrello ancora in sospeso. Inserisci piuttosto un link ai coupon disponibili per quell’utente nella stessa pagina del check-out.
#5 Moltiplica i metodi di pagamento
Oltre alle principali carte di credito, prevedere il pagamento tramite PayPal è ormai d’obbligo e costituisce una garanzia di sicurezza in più per i clienti.
Considera poi anche le modalità di pagamento minori, come bonifico o contrassegno: anche se meno utilizzate, potrebbero essere decisive nel caso l’utente non abbia in quel momento disponibili i dati della carta di credito. In questo modo gli offrirai tutte le alternative per completare l’ordine.
#6 Recupera gli abbandoni via email
Se non sei riuscito a evitare l’abbandono del carrello prima che l’utente esca dal tuo e-commerce, puoi ancora recuperarlo con le email: sapevi che il 58% del traffico sulle pagine di check-out arriva dalle campagne email che invitano l’utente a tornare sul sito per completare un ordine in sospeso?
Struttura una campagna da inviare agli indirizzi di coloro che hanno abbandonato il carrello, invitandoli a tornare sul sito: inserisci nella email l’immagine del prodotto, ricorda i vantaggi di ordinare sul tuo e-commerce (spedizione gratuita, sicurezza dei pagamenti, miglior prezzo on-line…).
Aspetta per l’invio almeno 24 ore dall’ultima visita dell’utente: il tasso di conversione in questo caso sale al 50% contro il 5,2% di conversioni per le email inviate a pochi minuti dalla visita.
#7 Usa il retargeting
Un altro modo per convincere le persone a tornare, dopo che hanno abbandonato l’e-commerce, è quello di ripresentargli il prodotto che volevano acquistare negli spazi pubblicitari di un altro sito che visiteranno successivamente.
Questa operazione di retargeting è particolarmente efficace come promemoria e incentivo per coloro che hanno utilizzato il carrello come wishlist e pensano di tornare a completare l’acquisto in un secondo momento.
Il segreto più importante se vuoi aumentare le vendite del tuo e-commerce è il miglioramento continuo.
Come avrai notato da questi primi consigli, non ci sono soluzioni univoche e definitive per il successo di un e-commerce, occorre migliorare giorno dopo giorno l’offerta, la comunicazione, le strategie.
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